L’idea fu del disegnatore «Carlin» Bergoglio, storico vignettista del Guerin Sportivo che, negli anni Venti creò mascotte (prevalentemente animali) per molte squadre di calcio italiane: optò per questa scelta facendo riferimento «al gioco pacato, ma scardinatore dell’undici grigio, un gioco che raggiungeva la punta massima proprio in quelle giornate di clima siberiale e su terreni pantanosi». Il progetto per l’attuale campo da gioco fu presentato tra il 1927 e il 1928; prevedeva l’allestimento di un innovativo centro sportivo di qualità, ma fu accantonato in seguito alle polemiche suscitate dall’idea di erigere a fianco degli impianti ludici un monumento ai Caduti, giudicato da molti stonato accanto a costruzioni di quel tipo. In mezzo vi era striscia in verticale con il tricolore, al cui centro del petto vi era l’inserimento del logo della FIGC. Per parte degli anni ottanta, inoltre, lo stemma fu ingrandito e spostato al centro della maglia. Il caratteristico stemma dell’Unione Sportiva fu disegnato dall’incisore Lorenzo Carrà nel 1920. È circolare o a volte riprodotto all’interno di scudi polacchi, prevalentemente grigio con una sezione bianca e crociata di rosso e con un monogramma riproducente le lettere intrecciate U, S e A. Quest’ultima, per forma, ricorda uno dei monumenti-simbolo di Alessandria, ovvero il settecentesco Arco di trionfo di piazza Giacomo Matteotti.
La maglia del Villa 1981-82, oltre ad essere entrata nella storia per essere quella della vittoria della Coppa dei Campioni, racchiude molti dei simboli, già presenti sin dagli anni’70, e che da ragazzino mi hanno fatto amare il calcio inglese: la maglia (claret) diversa dalle maniche (azzurre), due colori esclusivi che spiccano perfettamente sul prato verde, il classico stemma rotondo, lo sfizio, tipico degli anni’80, dei fianchi azzurri, e la maglia del portiere verde con i pantaloncini bianchi (un vezzo democratico, inter seconda maglia non farlo apparire diverso dai giocatori di movimento). Non si tratta in questo caso di una maglia associata a vittorie ma, è innegabile, resta una divisa entrata nella storia e di un perfetto esempio di valorizzazione della cultura popolare di un Paese. In caso di ulteriori domande, non esitare a contattarci attraverso il nostro servizio clienti. Il nostro era stato un allarme inutile. Mai dire Candid è stato un programma televisivo condotto in diretta dalla Gialappa’s Band, il Mago Forest e Ilary Blasi in onda dal 13 settembre all’11 ottobre 2007 dalle 21:00 alle 23:00, ogni giovedì in prima serata su Italia 1. Il programma vede nuovamente collaborare il cast de Le Iene con la Gialappa’s a distanza di tre anni da Mai dire Iene, infatti al termine delle puntate va proprio in onda il programma di Davide Parenti.
51 del 16 settembre 1966, in base alla quale venne stabilito lo scioglimento delle vecchie associazioni militanti nei campionati professionistici (Serie A e Serie B), con contestuale relativa nuova costituzione in veste di società commerciali munite di personalità giuridica, individuata quale condizione imprescindibile ai fini dell’iscrizione al campionato di calcio, cfr. A oggi, il settore giovanile agonistico comprende la squadra partecipante al campionato nazionale Primavera 2, l’Under-17, l’Under-16 e l’Under-15. Sorprese e conferme scuotono il settore dei pronostici calcistici, con nuove piattaforme e servizi che stanno ridefinendo le abitudini degli scommettitori più attenti. Dal 2007 sono state utilizzate per lo più divise a tinta unita, mentre negli ultimi anni si è verificato un aumento degli accostamenti con il rosso. Esiste anche un inno in dialetto, composto e cantato da Franco Rangone, dal titolo «Duma Grigi». Quando i play-out sembrano ormai certi mister Pettinicchio viene esonerato e sostituito dall’argentino Hector Ortega, rientra in società nel ruolo di vice-presidente Franco D’Amico. Dopo la riacquisizione del marchio e dei trofei, nel 2004, ritornò l’Unione Sportiva, con la tradizionale maglia grigia; nel 2006, in occasione del 50 anniversario dell’ultima promozione in Serie A, la società scelse d’ispirarsi allo stile utilizzato negli anni Cinquanta, dapprima adottando calzoncini e calzettoni azzurri e, successivamente, applicando alla divisa un bordo del medesimo colore.
Il colore sociale dell’Alessandria è il grigio, precisamente il «Cool Gray 7 C» della classificazione Pantone; è l’unica squadra in Europa a indossarlo. L’inno ufficiale dell’Alessandria Calcio è «Forza Alessandria», testi e musica di Cristiano Macrì, registrato da Oliviero Orsi. Dopo un forte legame con Adidas, dalla fondazione della Forza e Coraggio nel 2024, lo sponsor tecnico è tornato a essere Erreà, mentre quelli di maglia, nella stagione 2024/2025 sono stati 958 Santero e GLS (fronte) e Kaceli (retro). Anche il completo da trasferta ebbe, quando presente, una sua evoluzione, con frequenti cambiamenti di foggia: negli anni Cinquanta constava di maglia granata e pantaloncini azzurri, negli Anni Sessanta e Settanta era interamente azzurra con banda grigia verticale a sinistra, più recentemente prevalse l’utilizzo di magliette rosse e, in alcuni casi, verde chiaro (soprattutto a fine Anni Novanta, quando lo sponsor era la Cassa di Risparmio di Alessandria). Per la terza stagione di seguito, il club realizza un kit speciale per Halloween: la maglia è nera, totalmente ricoperta da teschi grigi disposti disordinatamente, gli orli di collo e maniche sono neri, mentre il profilo delle Raglan è azzurro e i loghi di club e sponsor sono d’argento. Da oltre ottant’anni il club disputa le sue partite interne presso lo Stadio Giuseppe Moccagatta di Spalto Rovereto.
È possibile trovare maggiori informazioni su juve maglietta sulla nostra homepage.