Atalanta, il quale acquista il sodalizio assegnandogli la denominazione di Associazione Calcio Monza Brianza, in vista della futura istituzione della provincia brianzola, configurando così una società volta ad inglobare il tifo dell’area circostante. La società passa nelle mani di Priamo Atzeni, imprenditore sardo, con D’Evant che rimane alle spalle e osserva l’operato del nuovo presidente. UFFICIALE Cittadella, Magrassi è un nuovo attaccante, su Padova Sport. Il primo presidente ufficiale e allenatore furono Piero Sanguineti e Giuseppe Galluzzi. Torretta S. Caterina, con presidente l’imprenditore Giuseppe Nosenzo. Assieme a quest’ultimo anche Giuseppe Bergomi, ex calciatore dell´Inter e della nazionale italiana, mentre Salvo Zangari ha guidato una cordata comprendente, tra gli altri, l’avvocato Stefano Salaroli (che ha assunto la carica di presidente). Riccardo Rossotto, L’avvocato Riccardo Rossotto: «Alla Juve giocavo in porta perché ero pigro, poi diventò la mia passione. La lotta è impari e i rossoblu vincono per 2-0. Il ritorno sembrerebbe una pura formalità ma invece la partita è vera e i brianzoli con una prova di carattere cercano di riaprire il discorso promozione; Egbedi porta in vantaggio i biancorossi, ammutolendo lo stadio di Marassi, ma negli ultimi minuti viene alzata una barricata dalla difesa genoana che mantiene il risultato invariato.
L’allenatore emiliano sortisce l’effetto rivitalizzante e fa conquistare alla compagine brianzola un bottino di 17 punti nelle prime 9 partite del ritorno ma le fievoli speranze di salvezza si esauriscono dopo un filotto negativo di 6 sconfitte. Invece l’ultima partita in Serie B è datata 10 giugno 2001 quando il Monza, davanti a 104 paganti (record negativo in Serie B), imbottito di giovani batte la Pistoiese in una partita senza alcun valore per la classifica. La squadra subisce un calo verso la fine del girone d’andata e il cammino verso i play-off sembra ormai compromesso, visto il trend negativo e il valore della rosa. 1950-51 – 2º nel girone G della Prima Divisione Lombarda. Sul finire del torneo, nelle ore precedenti il succitato Juventus-Lazio, causa una nuova panchina il capitano bianconero fu una prima volta sul punto di lasciare definitivamente la sua squadra, abbandonando tale proposito solo dopo una telefonata di chiarimento con la moglie nel ritiro di Villar Perosa. Sponsorizzazioni, contenuti correlati al calcio, concorsi a tema calcistico e collaborazioni con influencer sono solo alcune delle strategie che possono essere adottate. «Avevo voglia di impegnarmi in prima persona nel calcio, dopo 5 anni come vice presidente dell’Atalanta. La prima stagione della nuova gestione si è conclusa con un decimo posto frutto di un iter altalenante, con qualche acuto con le big del campionato ma con molte occasioni sprecate e parecchi pareggi (quattordici).
Questa è la principale ragione dell’improvviso terremoto societario: mentre la maggioranza dei membri del CdA erano a favore della scelta, come allenatore della prima squadra, dell’italiano Fulvio Saini (peraltro già ex giocatore biancorosso), Seedorf aveva proposto invece il nome di un olandese a lui vicino e, messo in minoranza, aveva tentato di allargare il numero di membri del Consiglio di Amministrazione da 5 a 7, con l’evidente scopo di ottenere la maggioranza. Il 16 novembre 2010, a seguito di una spaccatura tra Clarence Seedorf e il Consiglio di Amministrazione circa la decisione del nuovo allenatore che avrebbe dovuto subentrare ad Alessio De Petrillo – nel frattempo esonerato e sostituito dalla coppia Vito Tammaro-Riccardo Monguzzi, nonché a seguito di altri dissidi sempre concernenti la gestione della società, si sono dimessi irrevocabilmente dalle loro cariche il presidente Stefano Salaroli, il vicepresidente Pier Angelo Mainini e il consigliere Salvo Zangari. Slovenia e guadagnandosi il diritto a disputare lo spareggio per l’ammissione alla fase finale, perso nel novembre 2011 contro l’Irlanda allenata da Giovanni Trapattoni con il risultato complessivo di 1-5 (0-4 a Tallinn e 1-1 a Dublino).
La squadra ben figura in estate (vincendo con Perugia e pareggiando 1-1 in amichevole con la Juventus) e nelle prime partite di campionato ma il ruolino di marcia è di molto sotto le aspettative, chiudendo il girone di andata con soli 11 punti. La gara di andata finisce 1-1 con Bertolini che risponde al vantaggio iniziale di Veronese. Il ricordo della stagione precedente è ancora vivo nella mente della dirigenza, la quale fa in modo di caricare al massimo la squadra per affrontare con la giusta determinazione la gara; dopo appena 5′ il Monza passa in vantaggio con Bertolini e al 10′ l’attaccante lecchese firma il raddoppio, chiudendo in anticipo la pratica qualificazione. Al mondiale qatariota la squadra di Dalić superò dapprima il girone grazie al secondo posto, dopo un pari a reti bianche contro il Marocco, una vittoria per 4-1 contro il Canada e un altro pari a reti bianche, contro il Belgio, poi, con due vittorie ai tiri di rigore, contro Giappone (3-1) e Brasile (4-2), ambedue seguite all’1-1 dei tempi supplementari, approdò nuovamente nelle semifinali del torneo, per poi uscire sconfitta dal confronto con l’Argentina (0-3). La vittoria contro il Marocco (2-1) nella finale di consolazione valse il terzo posto.