In estate viene mandata qui, per sfuggire alle temperature che in quel periodo toccano anche i 48° e sono proibitive per una bambina. Troppo più forte il richiamo del calcio per una bambina con l’argento vivo addosso, che ne combina di tutti i colori a mamma e papà. “Non avevo più l’età per giocare con i maschi e non c’erano club femminili, l’unica possibilità era passare al calcio a 5. Non ero entusiasta, la vedevo come una scelta forzata”. E’ un momento magico che culmina con la chiamata del Futsal Femminile Cagliari di Diego Podda: nel progetto del club sardo c’è un ruolo ritagliato su misura per lei. Il club in Via Aldo Rossi farà di tutto per farlo rimanere, dovrà lottare però con uno dei più grandi club europei. Anche la divisa di cortesia ripropose il modello utilizzato nelle più recenti stagioni, ovvero blu con bordini bianconeri; tuttavia, nella sola trasferta polacca del 20 aprile 1983 contro il Widzew Łódź e valevole come retour match della semifinale di Coppa dei Campioni, la Juventus scese in campo – per motivi rimasti ignoti – con un’inedita casacca celeste, rimasta un unicum nella storia bianconera. Alonso fu, ciononostante, uno dei pilastri fondamentali delle Merengues nelle coppe europee.
In campionato fu solo quinto posto, ma i merengues ebbero comunque la soddisfazione di battere il Barcellona per 3-0 nello scontro diretto del 26 febbraio. Tra le cessioni spiccò quella del talentuoso centrocampista argentino Redondo, acquistato dal Milan per 25 miliardi di lire. Persero 4-1 con il Milan di Nereo Rocco. In campo nazionale, il Milan può vantare 19 scudetti ed è soltanto dietro alla Juventus, leader incontrastata con 33 titoli nazionali e all’Inter che ne ha 19. Altri trofei conquistati dal Milan in Italia sono 5 Coppe Italia e 7 Supercoppe italiane. Non era così. Perché con il campo in condizioni decenti e la voglia di fare vedere ai vecchi campioni di che pasta erano fatti i giovani lancieri, l’Ajax ribaltò tutto. Immagino un piccolo terremoto tutto ricci e forse non sono molto lontana dalla realtà: il temperamento di Marta è già forte, la sua riserva di energie inesauribile e i genitori cercano come possono di incanalarla verso lo sport. Ho capito perchè Marta l’ha scelto.
Ognuna ha avuto un compito e l’ha svolto a meraviglia”. Finì 1-3, real madrid maglie poteva finire poco a tanto se Eusebio e José Torres non si fossero mangiati almeno un paio di gol a testa. E Cruyff fece capire perché qualcuno diceva che Eusebio sarebbe stato presto un passato dimenticato. TESLEM – Prima di partire, il destino le fa un altro bellissimo dono: Teslem ha 11 anni ma ne dimostra qualcuno in meno, non si separa mai da Marta ed è nata nel deserto nel Sahara. SARDEGNA – Marta arriva in Sardegna l’anno della Serie A d’elite: si gioca una prima fase a gironi, poi le squadre più meritevoli confluiscono nel Gold. Dal 1949 il Deportivo si stabilì definitivamente nel massimo campionato inaugurando una decade di prestazioni al vertice del campionato. Segnò inoltre un gol nei quarti di finale del campionato europeo 1996 sempre contro il Portogallo, nella partita finita 2-0 per gli azzurrini che poi alzeranno il trofeo a Barcellona per la terza volta consecutiva. “In realtà non conoscevo molto del campionato italiano, ma Iturriaga ed Amparo mi hanno rassicurata dicendomi che avrei trovato una società seria. Dei suoi 17 gol già realizzati, non sembra ricordare proprio nulla.
La Roma vinse questa partita, che era la semifinale della Coppa dei Campioni, per tre a zero. L’ 8 novembre del 1993 la Roma viene consegnata a Franco Sensi ed a Pietro Mezzaroma, il quale si fa poi da parte per rendere Franco Sensi il secondo presidente più longevo e più amato della storia giallorossa. RAUL – Dapprima per strada con i suoi coetanei, poi sempre più seriamente a scuola, finchè – a 10 anni – non entra a far parte della Escuela de Fútbol de San Javier. In Champions, nonostante un Ronaldo strepitoso in grado di segnare in tutte le partite dal girone ai quarti, i blancos hanno faticato parecchio per arrivare in finale, seconda maglia real madrid non riuscendo a esprimere un buon calcio ma soprattutto mostrando una evidente fragilità difensiva dovuta alla mancanza di filtro del centrocampo: le due partite con il Bayer testimoniano ciò. E Marta sceglie il calcio. Però il calcio è bello perché domani giocheremo con il Real Madrid, poi con l’Inter e con il Cagliari e bisogna affrontare le partite non come giocatori ma come uomini, e come uomini dobbiamo vincere domani e le prossime partite, credo che queste siano la strada e la maniera di pensare.