1936 – Il sodalizio riprende l’attività con il nome di Associazione Calcio Caserta ripartendo dal campionato di Prima Divisione. La fase embrionale delle vicissitudini che portarono alla nascita del Cagliari iniziò a svilupparsi a partire dal 1902, anno in cui si giocò il primo match ufficiale tra un gruppo di studenti cagliaritani e una squadra di marinai genovesi, disputatosi a Piazza d’Armi e vinta dai liguri in virtù della loro maggior familiarità con tale disciplina sportiva. Ríkharður era anche il capocannoniere della sua squadra con 17 gol, record che sarebbe stato battuto solo nel 2007 da Eiður Guðjohnsen. Il nome della società (in genere il semplice CASERTANA) era inserito tradizionalmente su sfondo bianco nella parte superiore dello scudo, mentre il pallone da calcio è stato inizialmente d’epoca, per poi passare al più moderno ad esagoni e pentagoni bianchi e neri (modello Telstar), fino al ritorno a quello pionieristico con il logo del periodo 2009-2014. Sempre presente anche il falco che sormonta lo scudo, passato attraverso una serie di stilizzazioni.

Nel 1973-1974 è stato calciatore della Casertana il difensore Piero Volpi, diventato in due occasioni parte dello staff medico dell’Inter una volta ritiratosi. Un’idea ambiziosa che, causa un eccessivo ostruzionismo da parte dell’amministrazione locale, è stata definitivamente archiviata nel dicembre 2010, quando l’Associazione Pro Bologna ha presentato un piano di ristrutturazione quinquennale del Dall’Ara che, permettendo tra l’altro al club di non emigrare in provincia, è stato ritenuto maggiormente idoneo al modello di sviluppo sostenibile seguito dalla città. Il risultato sarebbe stato molto più pesante, ma a mio parere la partita col Sudafrica era stata perduta – e largamente – già da tempo. Lei s’è già reincarnato? Le precedenti versioni del logo sono state caratterizzate spesso dal medesimo scudo rosso e blu, che negli anni ha leggermente variato la forma. È costituito da uno scudo con bordo color oro, simbolo di blasone, diviso in due parti: una superiore, più piccola e di forma rettangolare, in cui è scritto il nome della società dal punto di vista burocratico, CASERTANA F.C., in blu su sfondo dorato, e una inferiore, più estesa, divisa in una metà sinistra rossa e una destra blu, al centro delle quali vi sono un pallone d’epoca e l’anno di fondazione della squadra, 1908. Lo scudo è poi sormontato da un falco, sempre color oro.

Particolare infine la versione adottata dal 1993 al fallimento del 2005, in cui il falco «entrava» nel logo fino quasi a toccare il pallone con gli artigli. 1993 – A fine campionato, la società non si iscrive alla stagione successiva per fallimento e viene radiata dalla FIGC. Latina, poiché la società venne esclusa da ogni campionato per mancati versamenti ad alcuni giocatori – nello specifico, si trattava di omessi versamenti delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals per diverse mensilità – e dichiarata non più affiliata dalla FIGC. Il disegno è stato realizzato dalla società in collaborazione con l’editing Millestampe ed è in formato vettoriale. L’attuale stemma della Casertana è stato presentato il 3 giugno 2014 nella sala stampa dello Stadio Pinto. I tradizionali colori rossoblu diventarono realtà a partire dal 1924, con la nascita ufficiale dell’Unione Sportiva Casertana. 1978 – Il club viene insignito dal C.O.N.I. Nell’estate, viene fondata la Casertana Football Club s.r.l. 2011 – Cambia denominazione in Casertana Football Club. 1926 – Cambia denominazione in Unione Sportiva Fascista Casertana. 1937 – Il club cambia denominazione in Unione Sportiva Casertana. 2005 – L’A.S.D. Real Aversa, società militante in Eccellenza Campania, cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Rinascita Falchi Rossoblù, mantenendo però la sede sociale ad Aversa.

La fondazione della Società Sportiva Piacentina nel 1919 segnò l’inizio di una passione che attraversa generazioni. Il falco invece fece la sua prima comparsa nel 1954, quando su iniziativa di un quotidiano napoletano, «Il Giornale», fu indetto un concorso per la scelta di un simbolo, che premiò il disegno di Gerardo Miscuzzi. Passarono sei settimane prima che Keane segnasse di nuovo, ma il gol fu fondamentale poiché salvò il Liverpool dalla sconfitta contro l’Arsenal. Nelle successive tre giornate, contro Chievo, Fiorentina e Napoli, giungono quattro punti importanti (contro i viola Mascara firma il gol numero 30 in massima serie superando Memo Prenna nella speciale classifica dei goleador del Catania in A). Un fenomeno associato ovviamente all’Argentina ma anche al Napoli, una sorta di sintesi senza paragoni pensando a quanto ancora oggi risuoni l’immagine del Pibe de Oro con la maglia del Napoli. Secondo Globes, Israele è tra gli Stati a cui si applicheranno i nuovi dazi, con un’aliquota del 17%. Si tratta di un valore intermedio: più basso rispetto a quello imposto alla Cina (34% che, in combinazione con i dazi preesistenti, porta il livello effettivo al 54%, secondo quanto chiarito dalla Casa Bianca alla CNBC), all’India (26%), al Giappone (24%) e all’Unione Europea (20%), ma superiore a quello riservato a partner come Gran Bretagna, Emirati Arabi Uniti, Turchia o Singapore.

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By Teresa