La nostra linea d’abbigliamento e accessori da calcio è pensata per i veri sportivi e per le loro fondamentali esigenze. Rimessi al loro posto per la seconda volta nel 1530, con il sostegno sia del papa, sia dell’imperatore, i Medici diventarono nel 1532 duchi ereditari di Firenze. Numerosi sono gli spunti letterari in tutta la città: dai quartieri delle case torri, dove le lapidi ricordano i versi che proprio questi luoghi ispirarono a Dante Alighieri, alla serenità delle ville medicee, dove spesso si riuniva l’accademia neoplatonica di Lorenzo il Magnifico, fino ai teatri alla Pergola e del Giardino di Boboli, dove vennero messi in scene per la prima volta i melodrammi che portarono all’opera lirica. Qui, secondo quanto scrive Dante Alighieri nella Vita nuova, egli vide Beatrice Portinari per la prima volta durante una messa. Dopo alterne vicende, i Guelfi vinsero (la cosiddetta «battaglia di Colle», 17 giugno 1269), ma presto si divisero internamente in «Bianchi e Neri»: Dante Alighieri stesso fu schierato nella fazione dei Bianchi e subì con essi l’esilio forzato.

Tramite il mecenatismo la famiglia acquisì il favore popolare, che fu cruciale in alcuni momenti critici come la Congiura dei Pazzi (1478), ma anche una fama duratura attraverso i secoli, che permise alla città di concentrare e sviluppare un invidiabile numero di talenti, radunarono i migliori artisti, letterati, umanisti e filosofi del tempo: tra gli altri, gli umanisti Pico della Mirandola, Agnolo Poliziano, Marsilio Ficino e Cristoforo Landino; i pittori Beato Angelico, Filippo Lippi, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Perugino; gli scultori Andrea del Verrocchio e il giovane Michelangelo Buonarroti. È una delle più grandi chiese officiate dai Francescani nonché una delle massime realizzazioni del gotico in Italia ma anche dell’architettura rinascimentale con l’armoniosa Cappella Pazzi di Brunelleschi; già teatro di sepolture illustri, nell’Ottocento divenne «Il tempio dell’Itale glorie», come «pantheon» delle grandi celebrità italiane, quali Michelangelo, Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli, Luigi Cherubini, Gioachino Rossini, Ugo Foscolo, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi e molti altri. Situata nel quartiere dell’Oltrarno, è l’ultima opera e l’esempio più compiuto dell’architettura logica e razionale di Filippo Brunelleschi; completata dopo la sua morte colpisce per la cristallina armonia nella combinazione di spazi aperti e volumi pieni, inondati di luce naturale.

Capolavoro dell’architettura rinascimentale civile, conserva il gioiello della cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli, ricca di ritratti dei Medici e delle personalità del loro tempo. Considerato tra i più bei palazzi rinascimentali di Firenze, si trova nell’omonima piazza Antinori, a una delle estremità di via de’ Tornabuoni, con un elegante cortile porticato al centro e il giardino retrostante, si ispira al Palazzo Medici Riccardi, ma ha una forma architettonica ancora più leggera ed elegante. Firenze è conosciuta come la culla del Rinascimento, termine coniato dal trattatista toscano Giorgio Vasari: un periodo di grande fermento innovativo che, recuperando i modelli dell’età antica promossi dagli studi umanistici, portò a un superamento di alcuni schemi sviluppati nel medioevo, ponendo l’uomo come individuo al centro dell’universo filosofico e promuovendo una produzione artistica all’insegna della chiarezza compositiva e spaziale, di misurata eleganza e sobrietà, che ebbe un’enorme influenza nello sviluppo dell’arte europea. Nell’estate del 1961 si accasa al Larderello: con i toscani nel corso della stagione 1961-1962 disputa 31 partite nel campionato di Serie D. Dal 1962 al 1964 gioca ancora in Serie D, con la maglia dell’Acireale: con i siciliani nell’arco del biennio gioca 60 partite nel massimo campionato dilettantistico italiano. Delimitato dal tracciato della cerchia muraria del XIV secolo, edificata grazie alla potenza commerciale ed economica raggiunta, conobbe nei due secoli successivi il suo massimo splendore.

Vintage Illustrations antique building doodle dubai hand drawn handdrawn illustration illustration art illustrator landmarks monuments rome statue statue of liberty usa vector vintage vintage building vintage illustrations web illustration Dallo stabilimento del Portello uscirono migliaia di veicoli l’anno mentre in precedenza la produzione si attestava al massimo a mille vetture annue. Sotto Diocleziano fu innalzata a Corrector Italiae (capitale dell’Etruria e dell’Umbria), per poi passare attraverso periodi di dominazione bizantina, ostrogota, longobarda e franca, durante i quali la popolazione scese talvolta a poche migliaia di persone. A fronte di una popolazione stimata di 80 000 persone prima della peste nera del 1348 (immediatamente dopo Venezia e subito prima di Milano e Bologna)), circa 25 000 persone lavoravano nell’industria della lana. «Nel corso delle tragiche giornate dell’inondazione della città, l’intera popolazione di Firenze affrontava con eroica fermezza la furia degli elementi, prodigandosi oltre ogni limite per contenere i disastrosi effetti della calamità e offrendo mirabili testimonianze di coraggio, d’abnegazione, di civismo e di solidarietà umana. Nel corso del XIX secolo la popolazione di Firenze raddoppiò, per poi triplicare durante il XX secolo con la crescita del turismo, del commercio, dei servizi finanziari e dell’industria. Insufficiente per spazi e forma urbana ancora legata al Medioevo, Firenze fu interessata da una serie di «risanamenti», che diedero alla città un aspetto più moderno, ma che purtroppo videro la perdita irrimediabile di importantissimi edifici storici e di interi quartieri come quello di Mercato Vecchio.

By Teresa