Amazon è una piattaforma di e-commerce globale che permette agli utenti di acquistare una vasta gamma di prodotti, dai libri all’elettronica fino all’abbigliamento, compresi gli indumenti da calcio. Non volevo fare 2001: Odissea nello spazio, volevo un fantasy ambientato nello spazio, che fosse più simile ai libri di Edgar Rice Burroughs, quel tipo di storia che ha avuto molto successo, prima che negli anni ’50 prendesse piede il genere della fantascienza vero e proprio. Naturalmente, visto che ogni cambio di modulo e posizione avverrà in tempo reale, durante la partita, non avrà molto senso stravolgere il piazzamento dei nostri calciatori, visto che si dovranno adattare mentre lavversario proseguirà ad attaccare. Gli anni quaranta rappresentarono un periodo difficile nella storia della Lazio; di conseguenza, durante quel decennio Francesco Antonazzi fu l’unico biancoceleste ad essere chiamato in nazionale, per il torneo olimpico di Londra 1948. Una fugace inversione di tendenza ci sarà in occasione del campionato del mondo 1950, quando fecero parte della spedizione azzurra anche i capitolini Zeffiro Furiassi, Leandro Remondini e Lucidio Sentimenti.
Ciò nonostante, per i successivi ventiquattro anni nessun biancoceleste vestì la maglia della nazionale maggiore in occasione di competizioni ufficiali. Nel mezzo, in occasione del torneo olimpico di Berlino 1936, nella vincente spedizione azzurra erano presenti due calciatori biancocelesti, ovvero i centrocampisti Giuseppe Baldo e Francesco Gabriotti. Il primo giocatore della Lazio a essere convocato in nazionale fu Fulvio Bernardini in occasione dell’incontro amichevole del 22 marzo 1925 contro la Francia, vinto nettamente dagli azzurri per 7-0. Bernardini, nella sua carriera in maglia azzurra, fece parte anche della spedizione olimpica di Amsterdam 1928, conquistando la medaglia di bronzo. Dopo ulteriori sedici anni di digiuno dalla maglia azzurra in competizioni ufficiali, complice un periodo particolarmente difficile per le sorti del club romano come quello vissuto negli anni ottanta, la Lazio diede alla nazionale tre elementi, ovvero Pierluigi Casiraghi, Luca Marchegiani e Giuseppe Signori, chiamati a far parte della spedizione azzurra al campionato del mondo 1994, persi in finale contro il Brasile ai tiri di rigore. Quattro anni dopo, in vista del campionato del mondo 1978, Lionello Manfredonia fu l’unico rappresentante laziale nella compagine azzurra. Inoltre hanno completato il campionato di massima serie con il miglior attacco del torneo in 5 occasioni, mentre per 4 volte è stata quella laziale la miglior difesa.
Anche le squadre di altre categorie hanno ottenuto nel corso degli anni vari successi sia a livello nazionale, soprattutto con le formazioni Berretti (1), Under-17 (2), Under-15 (3), Pulcini (1) e in passato Juniores (1), sia in campo internazionale, con la formazione Primavera trionfante nel Trofeo Internazionale Karol Wojtyla in sei occasioni, detenendo così il record di vittorie del torneo, oltre a quella degli Allievi, vincitrice del Torneo Internazionale Carlin’s Boys di Sanremo, del Torneo Internazionale Città di Gradisca – Trofeo Nereo Rocco e della Scirea Cup. Il laterale genoano nel corso della prima frazione della sfida contro l’Atalanta si divora incredibilmente il gol del vantaggio mandando il pallone fuori con un colpo di testa da posizione ravvicinatissima. In 81 stagioni sportive disputate dalla Lazio nel massimo campionato a girone unico ha, dunque, terminato il torneo sul podio nel 16,05% dei casi. Il giorno di massimo traffico è stato Martedi 28 con un incredibile dato di 183.000 visite e un milione di pagine viste (dati interni). 1990. Con il dilagare della terza divisa dagli anni 1990 in poi, si sono viste divise anche arancioni, gialle, verdi e blu notte. Il 27 febbraio 2020 lo storico gruppo degli Irriducibili, dopo più di 32 anni di vita, decide il proprio autoscioglimento, dando vita ad un nuovo gruppo di tifo organizzato con il nome di Ultras Lazio.
Agli anni duemiladieci sono legati invece i nomi del centravanti tedesco Miroslav Klose, campione del mondo con la Germania nel 2014, del laterale bosniaco Senad Lulić, del centrocampista serbo Sergej Milinković-Savić e del centrocampista spagnolo Luis Alberto. Il giocatore più presente nelle competizioni europee è il difensore italiano Paolo Negro a quota 64, seguito da Senad Lulić e Marchegiani, entrambi con 58 presenze. Immobile è anche il migliore marcatore laziale nei campionati nazionali con 169 gol, nonché nelle competizioni europee, con 26 gol realizzati, seguito da Simone Inzaghi a quota 20; lo stesso Inzaghi è anche uno dei sei giocatori nella storia della Champions League ad aver segnato 4 reti in una singola partita della massima competizione europea. Il tifo per la Lazio, tradizionalmente radicato dal punto di vista geografico a Roma e nelle altre province laziali, è presente anche in altre regioni d’Italia, il che garantisce un seguito alla squadra biancoceleste anche durante gli incontri fuori casa. «Dal punto di vista personale, vedere le maglie dell’Europa League con sopra quel logo è ancora più coinvolgente. I gol li garantirà invece Rocco Augelli, classe ’85, che in Eccellenza con la maglia dell’Atletico Vieste ha siglato 68 reti in quattro stagioni, Augelli ha vestito inoltre le maglie di Cupello Calcio, Vigor Trani e Molfetta Calcio.
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