Grazie ad Antonioni, nel 1981, durante l’ultima giornata di campionato Fiorentina e Juventus si trovarono a pari punti, anche se poi il Campionato fu vinto dalla Juventus che vinse 1-0 a Cagliari su rigore di Brady. La Fiorentina venne fondata il 26 agosto del 1926, uno studio notarile, per la fusione tra il Club Sportivo Firenze e la Palestra Ginnastica Libertas. Quanto è importante questa partita per la sua squadra e per il futuro di Di Francesco con la Roma? All’inizio i colori della squadra erano gli stessi di Firenze: biaco e rosso. Il 1929 fu l’anno in cui per la prima volta, durante l’amichevole con la Roma, la Fiorentina indossò la maglia ufficiale, la maglia viola con il distintivo sulla sinistra che raffigura il giglio rosso in campo bianco. Una rivincita per gli Spurs dopo l’eliminazione dello scorso anno ad opera della Fiorentina di Montella, con il pareggio a Londra e la netta vittoria per 2-0 al Franchi. L’aggressività che la Fiorentina ha dimostrato in campionato potrebbe mettere ancora più a nudo questi difetti degli Spurs.
TOTTENHAM (casa) – ufficiale – Domina il bianco, nella maglia per il 2023-24 lanciata dagli Spurs. È l’unico ad aver vinto il campionato, la coppa e supercoppa nazionale, la coppa dalle grandi orecchie, il Mondiale per club, premio come Giocatore dell’anno nella lega, la Scarpa d’oro e il Pallone d’Oro per due squadre diverse (Manchester United e Real Madrid). Più a sud, direzione centro, tra i nuovi interpreti della gastronomia spagnola, Angel Leon (già a capo di due ristoranti a Cadiz) è il cocinero del momento. Gli anni 80′ vadono la nuova dirigenza dei Pontello, costruttori edili a capo di una multinazionale. Ci furono quindi cambiamenti nella squadra: a Capskay venne affiancato l’ungherese Gyula Feldmann, il portiere Pieri venne sostituito Sernagiotto e alla rosa dei giocatori furono aggiunti Meucci, Luchetti e Checchi. Tuttavia, mai sottovalutare una squadra che ha in rosa giocatori come Sneijder, Podolski e Burak Ilmaz. Tra questi, la adidas tee shirt x Real Madrid bianca che i giocatori utilizzano in casa, e tutte le altre, indossate durante la stagione, in blu, rosa o nero.
Senza lasciarsi andare a scorribande, ma, con i piedi ben piantati a terra, maglia real madrid consapevoli che la pagina Pastorelli è ancora bianca e attende di essere scritta. C’è ancora un percorso da continuare per non incappare in queste trappole che abbiamo avuto ogni volta che c’è stata una sosta. TORINO-La Juventus ha bisogno della gara perfetta per ribaltare la sfida dell’andata contro il Real Madrid: nella capitale spagnola i bianconeri orfani di Dybala proveranno nell’impresa di recuperare dal 3-0 dell’andata, risultato maturato grazie alla doppietta di Cristiano Ronaldo ed alla rete di Marcelo. IL COMUNICATO DEL REAL – Come detto, l’ufficialità del trasferimento è stata comunicata dal sito del Real Madrid: “Assecondando la volontà e la richiesta espressa dal giocatore Cristiano Ronaldo, ha accettato di trasferirlo alla Juventus FC” si legge sul sito della Casa Blanca. Ad un altro Ronaldo, Cristiano, non ha potuto provare a parare il penalty concesso al 93′ di Real Madrid – Juventus. L’uomo però è sempre rimasto un pò il Superman della maglia che mostrava quando nemmeno ventenne aveva parato un rigore a Ronaldo, il Fenomeno.
I dettagli dorati caratterizzavano anche la maglia della stagione 2011-12, la seconda con Mourinho in panchina, culminata con la vittoria della Liga davanti al fenomenale Barcellona di Guardiola. Insieme a lui arrivò il difensore Guida Laino del Penarol, che a causa di uno strappo muscolare non esordì mai in maglia viola. L’adozione del viola fù una casualità in quanto dal bianco e rosso, per uno sbaglio nel lavaggio delle maglie da gioco, venne fuori questo colore che piacque tanto alla dirigenza che alla fine decise di adottarlo come colore ufficiale della squadra. Inizialmete dedicato al caduto fascista Giovanni Berta, prese poi la semplice denominazione di stadio Comunale per poi mutarla nuovamente in quello che attualmente conosciamo come stadio Artemio Franchi, in onore dell’ex presidente e dirigente della Fiorentina. In questa prima stagione in serie B la Fiorentina si classificò al quarto posto, totalizzando bel 40 punti. Furono anni di cambiamento: la Fiorentina fu ammessa nel girone di serie B ma a fine stagione era l’ultima del campionato con un gran numero di partite perse e reti subite. Nel 1960 la Fiorentina è la prima squadra a vincere il trofeo della Coppa delle Coppe. A maggio 2002 ha aiutato la Juventus a vincere lo scudetto, segnando nel 4-2 tra Lazio e Inter all’ultima giornata e consentendo ai bianconeri di balzare in testa.