I videogame sul calcio cercano di imitare la realtà del gioco. Gli allenatori, vice-allenatori e altro personale di una squadra possono essere puniti con un cartellino giallo o rosso, e possono essere espulsi dall’area tecnica se si comportano in modo inappropriato secondo il Regolamento del Gioco del calcio. Da quel momento lo Spezia inanella una serie di prestazioni poco felici e il 15 marzo il presidente Volpi decide di sollevare dai propri incarichi l’allenatore Pane così come buona parte dell’area tecnica a partire da Massimo Varini. Succede tuttavia un fatto inaspettato: il presidente Pietro Rossetto, viene arrestato e la società scivola in gravi difficoltà finanziarie fino addirittura ad arrivare al fallimento. Fra i primi atti della nuova società vi è la richiesta di affiliazione alla Lega Nazionale Dilettanti, supportata dai meriti sportivi idealmente ereditati dalla precedente società e dal bacino di utenza della tifoseria. A seguito dei scarsi risultati sportivi d’inizio stagione la rosa viene rinforzata con elementi di categoria superiore e Giampaolo Pascucci (che rimarrà nei quadri dirigenziali con il ruolo di Direttore Tecnico) verrà sostituito da Emanuele della Bella in panchina.

Per la stagione 2009-2010 la panchina viene affidata ad Attilio Lombardo, proveniente dal Legnano, che lascia però l’incarico il 12 ottobre con la squadra al 3º posto in classifica dopo un inizio non convincente. Sulla panchina aquilotta si alternano diversi allenatori ma l’unica concreta soddisfazione che arriva in queste stagioni è la conquista, nel 2005, della Coppa Italia Serie C vinta in finale contro il Frosinone. Nella semifinale di andata contro il Chievo lo Spezia perde per 2-0 al Bentegodi ma nella partita di ritorno al Picco, con un’inaspettata rimonta, vince per 3-1 e, grazie al migliore piazzamento ottenuto nella stagione regolare, si qualifica per la decisiva finale contro il Frosinone. La stagione 2007-2008 comincia sotto i peggiori auspici: eliminazione al primo turno della Coppa Italia (sconfitta per 2-0 a opera del Piacenza sul neutro di Fiorenzuola) e penalizzazione di 1 punto in classifica da parte della Co.Vi.Soc. Al ritorno in Serie C gli aquilotti sfiorano per due volte la promozione in Serie B, classificandosi terzi, alle spalle di Perugia e Maceratese, nel 1966-1967 e secondi nel 1967-1968 dietro al Cesena, che pure era stato sconfitto al Picco 2-0 e sembrava potere essere facilmente recuperato nelle ultime giornate. Il 20 agosto arriva la decisione ufficiale: lo Spezia è ammesso al campionato di Serie D, Girone A. Concludendo la stagione al secondo posto (con 78 punti) alle spalle della Biellese, accede ai play-off e si ferma sulla soglia delle semifinali, sconfitto dal Vico Equense per 2-0 il 14 giugno.

Il salto di categoria arriva finalmente nella stagione 1965-1966, allorquando il presidente Menicagli allestisce un’ottima squadra per la categoria con giocatori del calibro di Bonvicini, Pederiva, Sonetti, Convalle, Castellazzi e soprattutto Vallongo. Tale situazione si palesa nel gennaio del 2008, allorquando il presidente Ruggieri cede provvisoriamente la presidenza nelle mani della sua collaboratrice Cristina Cappelluti, incaricata di traghettare la squadra verso nuovi acquirenti. Al contestato presidente Blengino succede Polotti e in società arriva l’ex capitano Sergio Borgo, che riesce a organizzare un buon gruppo per affrontare la Serie C2. Nell’annata successiva, l’allenatore è Pasquale Marino, il quale riesce a portare lo Spezia al sesto posto finale; ai play-off, gli aquilotti vengono sconfitti in casa al primo turno per 2-1 dal Cittadella. Il sorpasso arriva negli ultimi minuti della 33ª giornata, con lo Spezia che segna il gol vittoria a Trieste e il quasi contemporaneo pareggio del Südtirol in casa contro i granata siciliani. A Rotterdam i norvegesi fermarono sullo 0-0 i Paesi Bassi e il 13 ottobre ottennero la certezza aritmetica dell’approdo negli Stati Uniti sconfiggendo per 3-0 la Polonia a Poznań, con gol di Jostein Flo, Jan Åge Fjørtoft e Ronny Johnsen.

La Serie D ospita gli aquilotti per ben quattro campionati; nel 1963-1964 la promozione sembra a portata di mano, ma a due giornate dal termine la bruciante sconfitta per 4-0 sul terreno della diretta concorrente Massese è fatale allo Spezia, che chiude al terzo posto. Prima dell’indipendenza del paese, ottenuta nel 1945, la squadra competeva con il nome di Indie orientali olandesi: in questa veste è stata la prima nazionale asiatica a prendere parte al campionato mondiale di calcio, dal momento che si qualificò per l’edizione del 1938 in Francia, dove fu eliminata agli ottavi di finale dall’Ungheria. Nella settimane successive viene prelevato dagli svincolati il trequartista Ighli Vannucchi, che prenderà la squadra per mano portandola al quinto posto in classifica dal penultimo grazie a una serie di ottime prestazioni. Anche nella successiva stagione 1998-1999, accompagnata da problemi di ordine pubblico in occasione di alcune partite, lo Spezia si piazza nuovamente al quinto posto, ma questa volta ai play-off è beffato in semifinale nei minuti di recupero dall’AlbinoLeffe. Nella stagione 2014-2015, sotto la guida di Nenad Bjelica, lo Spezia termina il campionato al quinto posto; viene poi eliminato al turno preliminare dei play-off dall’Avellino.

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By Teresa